Un anno fa…

ore 7,15, il mio cancello, eravamo all’inizio, solo all’inizio

 

URAZIOU

E badil strac, giôr, l’incõtra ‘na schegia d vita,

ravuzêda in t la paciara, sbatuda, sgranfignda.

Un pëz d futugrafeia, chisa quat cla armulinèa,

un s cnoss quesi gnit, a la liv so coma la cumagnou,

a cmend ae zil la speraza de gra, la rsposta a sta poza.

I pinsir i saguaia, al parôl al sfa in t l aqua neca lò,

dmà cun agli ong a gratarò la gröstla. E badil us arend.

E rëst dla futugrafeia l’è avulèa in t’una uraziou.

e piano piano una parte di noi è finita sul cancello, una parte talmente impressionante che non sono riuscita a fotografarla

PREGHIERA

Il badile stanco, provato, incontra una scheggia di vita,

avvolta nella fanghiglia, sbattuta, graffiata.

Un pezzo di fotografia, chissà quanto ha girato in tondo,

non si riconosce quasi nulla, la alzo su come l’ostia,

chiedo al cielo la speranza del grano, la risposta a questo fetore.

I pensieri ondeggiano, le parole si sciolgono nell’acqua pure loro,

domani con le unghie gratterò la crosta. Il badile si arrende.

Il resto della fotografia è avvolto in una preghiera

Lucia Baldini, terza classificata al concorso san Martino d’oro di Conselice

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